David De La Cruz nasce e cresce a Madrid, sin da giovane si avvicina al movimento di arte urbana della capitale, studia fotografia all’IEFC di Barcellona e si trasferisce nel 2011 in Italia. Lavora da anni come fotografo freelance e continua la sua ricerca e formazione come artista visuale tra l’Italia e la Spagna. 
Sviluppa un particolare stile di fotografia documentaristica, evidente nelle serie Amatzigh, Marquises Spinola, Back to Berlin nelle quali il pubblico é invitato a riflettere su temi di attualità da un punto di vista positivo e leggero, a tratti quasi ironico. Il suo talento fotografico è riconosciuto a livello internazionale: dal 2010 De la Cruz inizia ad ottenere famosi riconoscimenti e preziose pubblicazioni su grandi testate, come La Repubblica e L’Espresso, oltre alle numerose mostre collettive e collaborazioni con gallerie d’arte. 
Nel 2012, nasce il progetto “La gitana” il cui slogan è “no street photography, photography in the street”: l’artista utilizza la strada per esporre le sue opere e approfondisce la sua ricerca e studio nel campo dello street art. Con il tempo inizia a studiare  le forme geometriche e le simmetrie che si uniscono a colori solidi creando composizioni ordinate, sotto un linguaggio pulito e diretto.  Le sue opere evidenziano i sottili legami e equilibri che connettono l’ uomo e l’ ambiente; come l’uomo modella e interpreta l’universo che lo circonda e la forza con cui la natura riesce a scolpire e definire l’essere umano. Fa parte del “CAS_ Colectivo de Artistas del Sud” con cui ha partecipato alla biennale dell’ Arte contemporanea di Dakar e esposizioni nel museo CeArt. E’ artista attivo del “Palomart Network” con cui ha realizzato opere per l’Hotel La Residenza a Capri e per il Teatro Bellini e la mostra “The Change”al PAN.